sabato 30 maggio 2009

ORA PURE QUI VOGLIONO ENTRARE!?ECCO I COMMENTI ALLA DECISIONE DI OBAMA

Be’, leggendo i commenti sui quotidiani on-line italiani, inglesi e americani che riportano la notizia di Obama (che ho illustrato nel post precedente), devo dire che in Europa la cosa non ha suscitato particolare interesse.I pochissimi commenti che si leggono sono favorevoli al provvedimento. C’è ancora l’idea “Io di web non ne so a sufficienza, facciano un po’ come gli pare”.

I commenti che si leggono sul NYTimes mettono in luce invece un forte fastidio degli utenti che vedono invaso da parte della pubblica amministrazione l’unico “luogo” in cui ritengono di essere ancora liberi.
E questo nonostante Obama abbia spiegato di promuovere il controllo del web anche per evitare truffe e incidenti di cui tutti gli utenti possono esssere vittime: spyware, malware, spoofing, pishing, botnet.

Ancor più aggueriti i lettori del Washington Post che, neiloro commenti, parlano di inaccetbile ingerenza dello stato e addirittura di avvento del marxismo!


Insomma, fascino dell’anarchia da una parte………necessità di regolamentare il web dall'altra..........e insofferenza (tipica anglosassone)per l'invadenza dello stato nella sfera privata.


Per quale posizione propendete? Come sentite queste questioni? Vicine o molto lontane dalla vostra quotidianità?

ANARCO-WEB E LOTTA AL CYBERTERRORISMO. ANCHE OBAMA SCENDE IN CAMPO PER PROMUOVERE UN CONTROLLO MAGGIORE



Dopo l’hadopi voluta da Sarkozy, anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama focalizza la sua attenzione sullo spazio virtuale che, sottolinea, è ogni giorno più concreto visto che milioni di americani svolgono al suo interno attività quotidiane come fare shopping, controllare il proprio conto in baca e leggere la posta elettronica.

La preoccupazione di Obama è molto diversa da quella di Sarkozy, non riguarda le violazioni del copyright bensì la sicurezza, messa a rischio nel web sempre più spesso.

Il punto di partenza però è lo stesso: il web è un terreno ancora semi anarchico dove chi si sa muovere meglio degli altri è in grado di accedere a informazioni super-riservate o realizzare maxi-truffe.

Anche i computer della Casa Bianca hanno subito ripetuti attacchi da parte di hacker che sono stati in grado di accedere a materiale riservato

Soprattutto però gli esperti della NSA, pensando al prossimo futuro, parlano di guerre combattute prevalentemente attraverso la rete con azioni di spionaggio e sabotaggio dei dati dell’avversario.

Pare infatti che oggi la supremazia dei cyberg-esperti la detengano Cina e India, due paesi in rapido sviluppo che nei prossimi anni potrebbero diventare aspri concorrenti dell’Occidente (ma anche potenti alleati. Difficile fare previsioni)

Ecco allora la decisione di Obama, non ancora definita nei dettagli, di creare un ufficio anti-hacker all’interno della Casa Bianca che sarà coordinato dal Consiglio per la sicurezza nazionale e dal Consiglio economico nazionale con lo scopo di proteggere la rete informatica del paese.

[Le foto rapresentano due hacker. Quello nella foto in basso rischia di finire a Gutanamo e l'altro è un hacker tedesco arrestato da agenti statunitensi.]