venerdì 20 novembre 2009

IL MIO NUOVO BLOG

Ragazze e ragazzi ho creato un nuovo blog....EUROCOSTELLAZIONE.....per parlare di Unione europea. Lo scopo è quello di fornire informazioni utili (insomma mettere un po' d'ordine sul complesso universo Ue) ma anche di commentare e rilettere sui temi d'attualità.
Perchè parlare di Europa? Perchè, anche se a volte non ce ne rendiamo conto, la sua presenza sta diventando sempre più importante nella vita quotidiana dei cittadini. Ci siamo dentro, e allora facciamoci sentire! Con il mio blog spero di spingere i lettori a interessarsi, incuriosirsi, entusiasmarsi o indignarsi di fronte a questa nuova Europa che siamo noi, che è il nostro futuro.
Ecco l'URL http://giorgiaferro.wordpress.com/

giovedì 1 ottobre 2009

NO, NON HO SNOBBATO IL POPOLO DEI BLOGGER! ECCOMI DI NUOVO

Cari amici e lettori, sono tornata.
Una pausa di riflessione ci voleva dopo la laurea conseguita con successo e le meritate vacanze!
Ora torno da voi come praticante presso la scuola di giornalismo Walter Tobagi a Milano (nata dalla fusione tra la celebre IFG e l'università statale).
Il percorso è entusiasmante e le frequentazioni ottime........gran parte dei tutor provengono dai principali gruppi di informazione in italia. Da Venanzio Postiglione, caporedattore centrale del Corriere della Sera a Walter Passerini ad Andrea Riscassi inviato RAI e molti altri, ognuno con le sue peculiarità ma tutti disposti a portarci le loro esperienze, molto diverse le une dalle altre.
Insomma un'esperienza davvero stimolante, anche se non vi nego che le difficoltà ci sono e l'orario di lavoro è piuttosto duro.

Cosa si impara alla scuola? Non solo a scrivere e a sviluppare il "fiuto delle notizie". Qui si impara anche l'etica giornalistica, che, aimè, in questi mesi abbiamo visto troppo spesso venir meno, attraverso attacchi politici ad personam che sviliscono tristemente il ruolo dei giornalisti e dell'informazione nel nostro paese.

Speriamo che questa era biua finisca presto, assime agli attacchi al mondo dell'informazione che provengono dalla politica in vari modi, dalle querele alla pressione psicologica in RAI in relazione a varie trasmissioni che, ci auguriamo, continuino ad arrichhire il panorama della nostra televisione pubblica, già, in verità, abbastanza povera di contenuti.

Concludo con l'augurio che Bruno Ambrosi ha indirizzato agli studenti della scuola giornalismo e la estendo a tutti i miei ex-colleghi dell'Università di Parma che condividono con me il sogno di diventare giornalisti:
"Siate politeisti dell'informazione e non talebani dell'uno o dell'altro schieramento!"

mercoledì 17 giugno 2009

PAGARE PER INFORMARSI....SI DIFFONDE LA NUOVA TENDENZA LANCIATA DA MURDOCH



L'edizione cartacea dei nostri quotidiani preferiti è da buttare? Forse ancora no, ma il supporto cartaceo sembra diventare ogni giorno più inutile e ingombrante.
Dopo la proposta di Murdoch di far pagare la versione on-line dei servizi di informazione, anche il New York Times si inserisce in questa tendenza e propone TIMES RIDER 2.0,(di cui è possibile scaricare gratuitamente una versione di prova dal sito del NYTimes).
Con questo nuovo programma, i sottoscrittori riceveranno ogni giorno sui loro computer la versione on-line del giornale cartaceo + la possibilità di ricevere costantemente gli aggiornamenti attraverso la rete.
Questo non significa che l'edizione on-line gratuita del NYTimes stia per scomparire, almeno non nell'immediato futuro. Il giornale newyorkese sta piuttosto offrendo un servizio ibrido, che porta con sè i vantaggi del cartaceo assieme a quelli dell'on-line e abitua gli utenti a pagare anche l'informazione in rete purché offra qualche servizio aggiuntivo.

domenica 14 giugno 2009

META DESPCRIPTORS, DALLA TEORIA ALLA PRATICA?

I meta tag sono una parte fondamentale in un sito Web.
Pur non essendo visibili a livello grafico, consentono una migliore indicizzazione nei motori di ricerca.
L'importanza dei meta tag ai fini del posizionamento nei motori di ricerca non è più così importante come qualche tempo fa, tuttavia hanno una rilevanza nel processo di ottimizzazione. Il tag TITLE resta fondamentale, mentre la DESCRIPTION, anche se non usata per il ranking, è quella che viene visualizzato nel risultato di una ricerca.
Onestamente però ho provato a generare una meta description su un sito specializzato tuttowebmaster.it ma non riesco a capire come si faccia esattamente ad inserirlo e far si che venga preso in considerazione dai motori di ricerca.
Voi siete riusciti a passare dalla teoria alla pratica nei vostri blog?

POPE2YOU....ANCHE IL PAPA E' IN RETE



Dimenticatevi i pellegrinaggi e le estenuanti marce di penitenza.....oggi ascoltare i messaggi del Papa è molto più facile, anzi rapidissimo, a portata di click: basta digitare pope2you.net

Anche un'istituzione tradizionalista come la chiesa cattolica si è adeguata alle esigenze dei fedeli nella cosi detta società dell'informazione. In fondo, la missione della chiesa è sempre stata quella di comunicare il messaggio di Dio, per cui la chiesa, più di altre istituzioni, è sempre stata molto attenta alla comunicazione e lo dimostra anche oggi con questa pagina dai contenuti innovativi.

In pope2you, sito scritto in 5 lingue, potete trovare tutte la applicazioni oggi più usate dei giovanissimi, da Facebook al canale del vaticano su YouTube, fino alle applicazioni per l'iphone e addirittura wikicath, un'enciclopedia on-line dove riflettere sui nuovi fenomeni sociali e culturali dal punto di vista cattolico.

La chiesa cattolica con questo lavoro intercetta le giovani generazioni ma anche il crescente bisogno di comunicare e di confrontarsi, bisogno insito nella natura dell'uomo ma che in questi anni si sta esprimendo soprattutto attraverso il web e sempre meno nei luoghi fisici tradizionalmente deputati a questo scopo.

Le chiese si svuotano, si denuncia una società con pochi valori ma è nel web che le cose si rimettono a posto. Il worl wide web, descritto all'inizio come luogo di perdizione da tradizionalisti e ben pensanti, diventa il luogo di incontro dei giovani cattolici e contribuisce a portare nuovi contenuti nel web.

sabato 30 maggio 2009

ORA PURE QUI VOGLIONO ENTRARE!?ECCO I COMMENTI ALLA DECISIONE DI OBAMA

Be’, leggendo i commenti sui quotidiani on-line italiani, inglesi e americani che riportano la notizia di Obama (che ho illustrato nel post precedente), devo dire che in Europa la cosa non ha suscitato particolare interesse.I pochissimi commenti che si leggono sono favorevoli al provvedimento. C’è ancora l’idea “Io di web non ne so a sufficienza, facciano un po’ come gli pare”.

I commenti che si leggono sul NYTimes mettono in luce invece un forte fastidio degli utenti che vedono invaso da parte della pubblica amministrazione l’unico “luogo” in cui ritengono di essere ancora liberi.
E questo nonostante Obama abbia spiegato di promuovere il controllo del web anche per evitare truffe e incidenti di cui tutti gli utenti possono esssere vittime: spyware, malware, spoofing, pishing, botnet.

Ancor più aggueriti i lettori del Washington Post che, neiloro commenti, parlano di inaccetbile ingerenza dello stato e addirittura di avvento del marxismo!


Insomma, fascino dell’anarchia da una parte………necessità di regolamentare il web dall'altra..........e insofferenza (tipica anglosassone)per l'invadenza dello stato nella sfera privata.


Per quale posizione propendete? Come sentite queste questioni? Vicine o molto lontane dalla vostra quotidianità?

ANARCO-WEB E LOTTA AL CYBERTERRORISMO. ANCHE OBAMA SCENDE IN CAMPO PER PROMUOVERE UN CONTROLLO MAGGIORE



Dopo l’hadopi voluta da Sarkozy, anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama focalizza la sua attenzione sullo spazio virtuale che, sottolinea, è ogni giorno più concreto visto che milioni di americani svolgono al suo interno attività quotidiane come fare shopping, controllare il proprio conto in baca e leggere la posta elettronica.

La preoccupazione di Obama è molto diversa da quella di Sarkozy, non riguarda le violazioni del copyright bensì la sicurezza, messa a rischio nel web sempre più spesso.

Il punto di partenza però è lo stesso: il web è un terreno ancora semi anarchico dove chi si sa muovere meglio degli altri è in grado di accedere a informazioni super-riservate o realizzare maxi-truffe.

Anche i computer della Casa Bianca hanno subito ripetuti attacchi da parte di hacker che sono stati in grado di accedere a materiale riservato

Soprattutto però gli esperti della NSA, pensando al prossimo futuro, parlano di guerre combattute prevalentemente attraverso la rete con azioni di spionaggio e sabotaggio dei dati dell’avversario.

Pare infatti che oggi la supremazia dei cyberg-esperti la detengano Cina e India, due paesi in rapido sviluppo che nei prossimi anni potrebbero diventare aspri concorrenti dell’Occidente (ma anche potenti alleati. Difficile fare previsioni)

Ecco allora la decisione di Obama, non ancora definita nei dettagli, di creare un ufficio anti-hacker all’interno della Casa Bianca che sarà coordinato dal Consiglio per la sicurezza nazionale e dal Consiglio economico nazionale con lo scopo di proteggere la rete informatica del paese.

[Le foto rapresentano due hacker. Quello nella foto in basso rischia di finire a Gutanamo e l'altro è un hacker tedesco arrestato da agenti statunitensi.]

giovedì 21 maggio 2009

Quanto usiamo i servizi offerti dai giornali on-line?



Apparentemente piuttosto poco. Molti hanno iniziato a pensarci dopo che il prof. ne aveva parlato in classe, ma in fondo questi servizi sono sotto gli occhi di tutti e facili da usare. Io credo che in Italia ci sia ancora troppo scetticismo e insufficiente curisità verso le opportunità offerte da internet.

Voi cosa ne pensate? Quanto usate i servizi che trovate sui siti internet che siete soliti visitare?

domenica 17 maggio 2009

Sarkozy e il file sharing. La legge all'inseguimento della rete e la rete alla velocità della luce

Navigatori di tutto il mondo, spero sappiate cosa prevede la nuova (e piuttosto scioccante, devo dire) legge francese sul copyright. Si tratta di una vera e propria rivoluzione (in negativo) per gli utenti di internet, abituati ormai a scambiarsi liberamente i file attraverso programmi peer to peer come e-mule, torrent ecc.
Il 13 Maggio il Senato francese ha approvato in via definitiva la nuova legge sul copyright che andrà a rafforzare quella già esistente, che è in vigore dal 2006, la DAVDSI.

La nuova legge (HADOPI) prevede la creazione di un’agenzia governativa, chiamata “Haute Autorité pour la Diffusion des Œuvres et la Protection des Droits sur Internet” con il compito di controllare l’operato dei navigatori francesi.
Lo scopo della legge è quello di evitare che gli utenti di internet si scambino o facciano circolare in rete materiali coperti dal copyright.
In caso di violazione della legge, l’HADOPi agirà nei seguenti modi:
- mandando un’e-mail all’intestatario della connessione, specificando l’indirizzo IP indagato;
Se l’utente sarà sospettato di violare di nuovo la legge
- verrà spedita un’altra e-mail certificata, simile alla prima;
In caso di ulteriori violazioni
- l’ISP ha l’ordine di sospendere la connessione dell’utente incriminato per un periodo che va da un minimo di 2 mesi ad un massimo di 1 anno.
L’utente sarà inoltre inserito in una lista nera e, una volta trascorso il periodo di sospensione, l’ISP può valutare se ripristinare la connessione o meno.

La legge è piuttosto severa. La regione è ovviamente dettata dalla volontà di proteggere i diritti d’autore e in particolare la distribuzione a pagamento di film e musica.
Riuscirà la legge a conseguire i suoi scopi? Non lo so. Credo che la furbizia dei navigatori più esperti non tarderà a trovare nuove vie.

venerdì 15 maggio 2009

NewYorkTimes, una trappola affascinante

Il sito del NYTimes è creato esattamente come un giornale cartaceo.
È costruito in maniera molto semplice e dà molto valore ai testi a alle rubriche.
C’è molto testo ma questo non rende il sito pesante sia perché usa il font times sia perché la colonna di menu è stretta e ridotta in modo da dare spazio al foglio che è simile a quello di un giornale.
Costruzione banale ma efficace. Non c’è bisogno di banalizzare la notizia per convincere l’utente a continuare a navigare.

La costruzione della comunicazione in internet negli Stati Uniti è a sfoglio di giornale: ogni volta che sfoglio approfondisco. Questo accade su tutti i grandi network.
C’è estremo rigore nella preparazione dello scritto e l’ipertesto è una prassi assoluta.

In Italia non si hanno gli strumenti, il tempo, il materiale per fare questo lavoro.
Nel NYTimes la redazione è unica, quindi abbiamo a che fare con delle firme che curano la propria scrittura.
Il livello di interattività è altissimo e l’ approfondimento non è un semplice focus su un argomento. Vengono creati dei veri e propri dossier su una pluralità di argomenti. In questo modo si evita che il navigatore vada fuori dal sito a cercare l’informazione
Questo sito insomma è come una trappola…sì, ma estremamente affascinante.

giovedì 14 maggio 2009

NUMBER10.GOV........che sito, ragazzi!



Difficile, dopo aver visitato i siti del governo italiano e di quello spagnolo, non essere affascinati dal quello voluto dal British Prime Minister Gordon Brown, Number10.gov

Prima di tutto l’impatto visivo: il sito gioca principalmente su due colori sobri, il bianco e il nero, ma i link rosso porpora, i riquadri con immagini accattivanti e i link a Fecebook, Twitter e Flickr conferiscono un tono marcatamente giovanile.

Oltre ad avere accesso all’informazione ufficiale, l’utente viene immediatamente attratto dai riquadri sui consigli utili (es. consigli pratici in tempo di crisi; Influenza suina: come limitare il contagio e così via). E’ evidente che, in questa prospettiva, anche la mamma poco tecnologizzata riterrà opportuno tenere d’occhio il sito del proprio governo.

Ma non finisce qui, perché su Number 10.gov si trova anche la possibilità di conoscere la storia dei primi ministri inglesi, le funzioni dei Gabinetti, e persino di fare un tour virtuale dentro la sala principale dello storico palazzo di Downing Street.

Il team di Gordon Brown ha astutamente compreso l’importanza di utilizzare i social network e i siti più sfruttati del web per diffondere l’informazione istituzionale. Ecco apparire allora la possibilità di mandare un video al Primo Ministro attraverso You Tube, vedere le ultime foto su Flickr e ricevere aggiornamenti costanti attraverso Twitter.

Non manca l’area video “Numer 10 TV”, che, anche se un po’ lenta da caricare, si guarda davvero volentieri. I video non si limitano infatti a riportare noiosi messaggi ufficiali e conferenze, ma aggiungono sempre un tratto particolare a volte spiritoso, a volte colloquiale, a volte curioso.

Insomma, mamme alla ricerca di informazioni utili, ragazzini che vogliono scoprire cosa sia e cosa faccia il loro governo, ragazzi abituati a sfruttare la rete attraverso le nuove applicazioni, grandi ed esperti navigatori possono tutti trovare pane per i propri denti!!!

MA PER FAVORE ITALIANI NON SOTTOVALUTATE LA DEMOCRATICITA’ CHE TRASPARE DA QUESTO SITO:
Gordon Brown può essere contattato direttamente attraverso e-mail, fax e lettere (se si vuole che lo scritto sia letto esclusivamente dal Primo Ministro) così come accade per tutti i suoi Ministri. Indirizzi e numeri di telefono non sono collocati in luoghi reconditi del sito ma immediatamente visualizzabili cliccando Contact Us in fondo alla pagina.

E il sito del governo italiano? Non è possibile contattare direttamente il Presidente del Consiglio. Degli indirizzi ci sono, ma in nessuno di essi appare chiaro chi leggerà i nostri messaggi e chi ci invierà la risposta.
Come sempre in Italia, se la cava chi riesce a scavalcare i meandri burocratici in altri modi….

venerdì 8 maggio 2009

Giornali on-line, agenzie di stampa e blog......vediamo cosa ne pensano i nuovi bloggers del corso di informatica applicata al giornalismo

Pubblicità più subdola o più rispettosa?

Pop-up, finestre che si aprono in ogni angolo dello schermo e pubblicità inframmezzata alle notizie. Così fino a qualche anno fa si presentavano le prime pagine dei giornali on-line.

Oggi la scelta ricade su un approccio che limita drasticamente la pubblicità. Questo atteggiamento è certamente più rispettoso per l’utente che non si trova subissato dalla pubblicità mentre sta cercando di informasi con rapidità. La pubblicità però non scompare del tutto, ma si trova in posizioni più studiate. Essa ha infatti assunto la forma di ANNUNCI, SERVIZI e SPECIALI REDAZIONALI. Le ragioni da una parte sono collegate alle esigenze degli inserzionisti che, vista la crisi, preferiscono spendere meno con inserzioni più brevi, dall’altra la pubblicità, essendo in questo modo meno invasiva, incontra un atteggiamento più positivo da parte dell’utente.

Come percepite da navigatori questo nuovo atteggiamento? Vi sentite di fronte ad un approccio subdolo o lo trovate semplicemente più comodo e magari anche più rispettoso?

domenica 26 aprile 2009

IL MODO MIGLIORE PER OTTENERE INFORMAZIONE? COMUNICARE!

Bowen Craggs & Co. è il gruppo più importante nato con lo scopo di studiare e stilare una classifica dei migliori siti internet a livello globale. La società di analisi, nata in seno al Financial Times, utilizza i seguenti criteri per redigere la graduatoria:
- struttura con cui è stato costruito il sito;
- messaggio comunicato ;
- disponibilità e fruibilità dei contatti;
- servizi alla comunità;
- servizi agli investitori;
- servizi ai media;
- servizi per chi cerca lavoro;
- servizi ai clienti.
L’importanza di questa graduatoria e il fatto che tutte le più importanti imprese a livello globale ne tengano conto, lascia chiaramente trasparire il futuro della comunicazione, che passerà sempre più spesso attraverso il web.
Le aziende come Roche, Cisco, BP, Nokia, Siemens ed ENI, che hanno guadagnato i primi posti, si distinguono in particolare per la trasparenza e per la quantità di informazioni messe a disposizione degli utenti. Ovviamente investitori, giornalisti, clienti e persone in cerca di occupazione saranno altamente soddisfatti ma chi avrà i maggiori vantaggi sarà l’azienda stessa. Rendendo il proprio sito così completo e appetibile, l’azienda riesce a controllare gran parte della comunicazione che circola sul proprio conto e al tempo stesso è in grado di raccogliere informazioni preziose lasciate dai visitatori. Si tratta di dati forniti volontariamente quando si partecipa ai blog collocati all’interno del sito dell’azienda, quando si lasciano pareri, lamentele o si risponde a un sondaggio. Altre informazioni invece sono lasciate inconsapevolmente dagli utenti attraverso le proprie scelte di navigazione es. il fatto di cliccare su un prodotto piuttosto che su un altro.
Insomma, la diffusione di internet e il monitoraggio messo in pratica sia dall’alto (attraverso siti specializzati come quello di Bowen Craggs & Co.) sia dal basso (attraverso i livelli di soddisfazione dell’utente e il funzionamento dei motori di ricerca) ha portato ad una maggiore democraticità dell’informazione e maggiore trasparenza delle aziende. L’altro lato della medaglia però è che chi ha capito come funziona il sistema è in grado di sfruttarlo a proprio piacimento, raccogliendo informazione e gestendo al meglio la propria immagine. In che modo? Adeguandosi, al massimo livello, al sistema oggi considerato di maggior successo.

sabato 25 aprile 2009

GIORNALISTA FAI DA TE

Per anni il privilegio di essere un giornalista e di avere il tesserino è stato quello di avere accesso alle informazioni in quantità e qualità molto maggiori rispetto a qualsiasi altro cittadino comune. Questa distinzione oggi non regge più e procurarsi informazione tramite il web è sempre più facile. Come sappiamo, la quantità di informazione che circola su internet è enorme, per questo ogni aspirante giornalista deve prima di tutto imparare a sfruttare una risorsa preziosa: i siti delle agenzie di stampa. Essi costituiscono una fonte inesauribile di notizie di prima mano che si possono poi arricchire, modificare e costituiscono il punto di partenza per svolgere analisi personali. Pensate che ci sono solo due minuti di differenza tra l’uscita dei takes di agenzia per i giornalisti abbonati e le notizie che vengono pubblicate sul sito e accessibili a tutti.
Visto la grande risorsa che abbiamo a disposizione, vale la pena imparare a conoscerla meglio. Oggi ho analizzato le pagine on-line di quattro agenzie di stampa internazionali: Reuters, EFE, Bloomberg e AFP. Le caratteristiche principali delle agenzie di stampa, che le distinguono dai giornali cartacei e on-line, sono velocità, rapidità, essenzialità e sintesi. Anche nei loro siti queste caratteristiche sono essenziali e vincenti.
L’agenzia più soddisfacente sotto questo punto di vista è Bloomberg. Il suo sito è molto chiaro e permette una navigazione ben strutturata. Non ci sono ticker che scorrono ma le breaking news sono immediatamente accessibili, poste a sinistra subito dopo la barra orizzontale del menu. Seguono LIVE TV, EXCLUSIVE e TOP STORIES FROM THE WEB, mentre sulla destra compaiono i grafici con l’andamento delle borse mondiali e i tassi di cambio delle monete nazionali. La prima pagina è sintetica e completa mentre per gli approfondimenti è possibile accedere alle varie aree di interesse dal menù, che si trova nella parte più alta della prima pagina.
Al secondo posto, sempre tenendo presente le esigenze di chi vuole fare informazione, c’è la Reuters. Questa agenzia presenta in prima pagina un ticker, nel quale scorrono continuamente le ultime notizie, ma manca una lista di breaking news sulle quali cliccare. Nel ticker sono collocate due frecce che si possono utilizzare per far scorrere le notizie avanti e indietro o per velocizzare lo scorrimento. La mancanza di una lista che si possa scorrere rapidamente con gli occhi è tuttavia una mancanza abbastanza grave. L’agenzia predilige concentrarsi su alcune top stories, arricchite da foto e/o video. Questa scelta permette comunque di mantenere pulita e chiara la prima pagina. Se si vuole accedere alle altre notizie lo si può fare scegliendo i vari paesi o aree di interesse dal menu di sinistra.
Per quanto riguarda l’agenzia di stampa spagnola, la EFE, l’imprinting del giornale tradizionale è ancora molto forte. Questo sito non presenta il ticker e la lista di breaking news non è subito evidente quando si apre la pagina (bisogna scorrere verso il basso per trovare “Ultima hora”). In primo piano si preferisce soffermarsi su una notizia specifica corredata di foto. Come elementi positivi si rileva il fatto che la prima pagina è corta e presenta tutti i links per entrare nei vari ambiti di interesse. Come sito di un’agenzia di stampa non è soddisfacente visto che non permette al visitatore di visualizzare immediatamente le notizie più recenti e non è competitiva rispetto ad un quotidiano on-line.
Concludo con l’agenzia francese AFP che offre un sito poverissimo di notizie e che preferisce utilizzare lo spazio on-line per presentarsi ai possibili media interessati a comperare un abbonamento. Da evitare, visto che persino le Top news sono pochissime e fornite solo come esempio per aspiranti compratori.

mercoledì 22 aprile 2009

Il giornalismo sta morendo?

www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-05db47c4-4c54-4682-bee7-aa745caf5e33.html?p=0
Clicca qui per vedere l'intervista di Gianni Riotta a Dexter Filkins, giornalista del New York Times

martedì 21 aprile 2009

Esercitazioni per l'estate....

Come cercare nel web

Oggi mi sono occupata di come effettuare ricerche efficaci sul web. Ecco una sintesi di ciò che sono riuscita a trovare:
• utilizzare diverse parole chiave (eventualmente servirsi di un Thesaurus);
• se si introduce una frase scriverla tra virgolette in maniera tale che il motore di ricerca ci faccia comparire risultati che presentano le parole nell’esatto ordine in cui le abbiamo inserite;
• sfruttare sempre le potenzialità degli operatori booleani;
• utilizzare le funzioni di aiuto per visualizzare le peculiarità del motore di ricerca che si sta utilizzando.;
• usare metasearch engines per combinare risultati che provengono da motori di ricerca diversi . Alcuni esempi di metasearch engines sono SurfWax, Ixquick, Search.com, e Mamma.
• navigando sul web, si possono trovare motori di ricerca specifici in relazione a determinate aree di interesse. Ad esempio Loomia, Torrent Typhoon, The Internet Movie Database, SingingFish per musica e video; Picsearch e Ditto per trovare immagini o Scirus, Yahoo Reference, National Geographic Map Machine, MagPortal, CompletePlanet per trovare materiale legato al mondo delle università, dell’educazione e della ricerca.
Questi sono alcuni dei siti che si possono consultare per saperne di più sull’argomento.
www.media-awareness.com
websearch.about.com
www.pacificwebsites.com

lunedì 20 aprile 2009

Il retaggio del cartaceo

Aprite il vostro blog! Sarà il vostro libro di testo. Così ha esordito Venerdì 17 Aprile il prof. Alfonso durante la prima lezione di informatica applicata al giornalismo. Ci ha chiesto di realizzare una sorta di metablog, ossia un blog in cui si parli di che cosa significa fare informazione on-line, del senso e dell’importanza di avere un blog nel ventunesimo secolo, insomma riflessioni, nozioni, esperienze e aspetti pratici su tutto ciò che concerne giornalismo e nuove tecnologie. L’esperienza appare affascinante anche se ora, di fronte al mio nuovo blog, mi sento un po’ spiazzata visto l’universo su cui sono chiamata a scrivere.
Forse dovrei iniziare proprio dal livello con cui mi accingo a questo esperimento (così alla fine del corso sarà facile vedere gli sviluppi): io su internet leggo solo i siti di testate italiane e straniere esistenti anche in cartaceo o che hanno ‘un nome’ e quindi una loro attendibilità, tipo l’Huffington Post. Per tutto il resto, il mio livello di scetticismo è molto alto e a volte evito di avventurarmi per la rete per paura di perdere il mio tempo con informazione difficile da verificare o proveniente da fonti che non saprei come classificare. Credo, però di non essere l’unica ad avvertire questa sensazione e a portare con sé il retaggio dell’esperienza decennale del cartaceo e mi piacerebbe sapere in che modo le persone che partivano da questo pregiudizio sono riuscite a superarlo. Di certo, questo corso è un ottimo stimolo e mi auguro di concluderlo con molta più fiducia e padronanza del web di quanta non ne abbia oggi.
Chissà che la prossima volta che vado a trovare i miei amici a New York possa anch’io trovare ogni informazione in cinque secondi, proprio come fanno loro che navigano sul web come se stessero percorrendo le familiari strade della propria città.